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Aprire la Partita IVA: Guida dettagliata su procedura, costi e regimi fiscali

Cosa è necessario sapere prima di aprire una partita IVA?

Quali sono le procedure da seguire e quanto costa? Queste sono le domande più frequenti che sorgono quando si considera l’apertura di una partita IVA. Ecco per te una guida chiara e dettagliata su tutto ciò che c’è da sapere a riguardo!

Se sei un professionista che si appresta a intraprendere un percorso lavorativo autonomo, questo articolo ti fornirà l’aiuto essenziale sulla procedura di apertura, i costi associati e una panoramica dettagliata sui diversi regimi fiscali disponibili. 

Cos’è e quando è necessario aprirla?

La Partita IVA, nota anche come “Imposta sul Valore Aggiunto,” è un codice di 11 cifre attribuito a imprenditori e liberi professionisti per identificare le loro attività economiche. 

  • I primi 7 numeri identificano il contribuente titolare della partita IVA.
  • I successivi 3 indicano il codice identificativo dell’Ufficio Provinciale delle Entrate.
  • La cifra finale, nota come carattere di controllo, è presente anche nel codice fiscale.

La Partita IVA costituisce una sequenza numerica fondamentale nell’ambito tributario, poiché svolge un ruolo essenziale nell’identificazione del titolare dell’attività e nella determinazione della sua posizione fiscale, e si rivolge a un’ampia gamma di soggetti, tra cui imprenditori, liberi professionisti, artisti, commercianti, agricoltori e chiunque svolga attività autonome. 

Cosa garantisce? Una gestione accurata e conforme alle normative fiscali delle transazioni commerciali e delle entrate generate dall’attività svolta. 

Questo codice univoco non solo distingue un’impresa o un libero professionista dagli altri, ma fornisce anche tutte quelle informazioni dettagliate sul contesto fiscale in cui opera.

Quanto costa aprire Partita IVA? 

La questione dei costi associati all’apertura della Partita IVA è uno dei punti più complessi da affrontare, ma vediamo insieme di semplificarlo.

I costi associati all’apertura dipendono da diversi fattori, tra cui la scelta di affidare la procedura a un commercialista (con tariffe variabili da 300€ a 500€) o di avviarla autonomamente (senza costi aggiuntivi).

E’ inoltre da considerare il pagamento di marchi registrati, tasse di apertura e altri oneri burocratici come la SCIA o il diritto camerale. 

Se spostiamo l’attenzione sulle spese di mantenimento, e sui costi sia mensili che annuali, ritroviamo le imposte sul reddito, tasse sul valore aggiunto (IVA), contributi previdenziali e spese legate a software di contabilità o servizi di consulenza fiscale.

La buona notizia è che, nell’affrontare la questione dei costi associati all’apertura e al mantenimento della Partita IVA, è possibile influenzare significativamente l’entità di tali spese attraverso una scelta oculata del regime fiscale

La decisione tra il regime forfettario, ordinario o semplificato, riveste un ruolo fondamentale in questo contesto, in quanto ciascun regime comporta diverse implicazioni finanziarie. 

Per una consulenza dettagliata su quale regime fiscale sia più vantaggioso per la tua situazione specifica, ti suggeriamo di rivolgerti ad ICON.

Come aprire una Partita IVA?

Per avviare una Partita IVA, è essenziale seguire una procedura dettagliata. 

Innanzitutto, è necessario presentare una richiesta all’Agenzia delle Entrate entro i primi 30 giorni dall’inizio dell’attività imprenditoriale, utilizzando un modulo reperibile direttamente dal sito dell’Agenzia. 

La scelta del modello da utilizzare dipende dalla natura del soggetto richiedente: il modello AA7 è destinato a soggetti diversi dalle persone fisiche, mentre il modello AA9 è riservato agli imprenditori individuali e ai lavoratori autonomi.

Successivamente, è fondamentale selezionare il proprio codice ATECO, un identificativo specifico per l’attività svolta, insieme al regime fiscale desiderato. 

Dopo la presentazione della documentazione, l’Agenzia delle Entrate procederà all’analisi e all’approvazione della richiesta, assegnando successivamente la Partita IVA.

A questo punto, è indispensabile rivolgersi all’INPS per aprire una posizione previdenziale, assicurando la copertura necessaria per la previdenza sociale. 

Infine, nel caso di un’attività individuale, l’iscrizione alla Camera di Commercio è obbligatoria, e sarà necessario comunicare l’avvio dell’impresa al Comune di residenza. 

Questa procedura strutturata e sequenziale assicura un approccio completo all’apertura della Partita IVA, garantendo che ogni passo sia correttamente seguito per conformarsi alle normative fiscali e burocratiche.

Partita IVA e regimi fiscali 

Quando si apre una Partita IVA, la scelta del regime fiscale può influenzare significativamente la gestione finanziaria. Esaminiamo nel dettaglio i principali regimi vigenti, considerando cifre e vantaggi specifici.

Regime Ordinario 

Il regime ordinario rappresenta la scelta fiscale inevitabile per coloro che non sono idonei al regime forfettario, il regime fiscale più vantaggioso. Solitamente adottato da chi registra un fatturato superiore a €85.000 o affronta notevoli spese, questo regime determina variazioni significative nella modalità di calcolo delle tasse e negli adempimenti fiscali da rispettare.

Regime Semplificato

Il regime semplificato è destinato automaticamente a società di persone e imprese individuali che, nel corso dell’anno solare, non abbiano superato una soglia di fatturato di 500 mila euro per le attività di servizi e di 800 mila euro per le categorie residuali che non rientrano nella sfera dei servizi.

Regime Forfettario

Il regime forfettario si presenta come una scelta fiscale altamente vantaggiosa per gli imprenditori che decidono di avviare la loro prima attività. Con un tetto di ricavi fissato a 85.000 euro, questo regime applica un’aliquota fiscale del 15%, che può ridursi addirittura al 5% nei primi 5 anni per le nuove Partite IVA. 

I benefici sono molteplici: dalla semplificazione estrema della contabilità alla tassazione agevolata, fino alla riduzione degli oneri contributivi. 

Ognuno di questi regimi presenta vantaggi e limitazioni: la scelta ideale dipende dalle esigenze specifiche dell’attività e dagli obiettivi finanziari del titolare. 

Considerare attentamente i diversi vantaggi può essere determinante per ottimizzare la tua gestione fiscale e ottenere tassazioni ridotte.

Benefici e obblighi

Quando si tratta di possedere una Partita IVA, è essenziale comprendere a fondo sia i benefici che gli oneri associati. 

La decisione di intraprendere questa strada fiscale può offrire vantaggi significativi, ma è fondamentale essere consapevoli anche delle responsabilità connesse.

Uno dei vantaggi più rilevanti è la possibilità di dedurre le spese aziendali dal reddito imponibile. Questo non solo ottimizza la gestione fiscale, ma contribuisce anche a mantenere una sana salute finanziaria.

Inoltre, gli imprenditori con Partita IVA possono beneficiare della detrazione dell’IVA pagata su beni e servizi utilizzati per l’attività.

Per quanto riguarda gli obblighi, registrare accuratamente entrate e uscite, emettere fatture in conformità alle normative e rispettare le scadenze contabili sono passaggi fondamentali per evitare delle sanzioni.

Conclusione

Scegli ICON come punto di riferimento per la gestione fiscale della tua attività!

Domande frequenti

Chi ha la Partita IVA può lavorare come dipendente?

, è possibile avere sia la Partita IVA che un rapporto di lavoro dipendente contemporaneamente, ma è necessario considerare alcuni aspetti contrattuali e legali. Se si desidera lavorare come dipendente di un’azienda privata, è importante tenere in considerazione l’eventuale patto di non concorrenza stipulato con il datore di lavoro, ovvero un accordo in cui il dipendente si impegna a non svolgere altri lavori che possano essere considerati in concorrenza con l’attività dell’azienda che lo ha assunto.

Qual è la Partita IVA migliore per le mie esigenze?

La scelta della Partita IVA dipende dalle specifiche caratteristiche della tua attività. I commercialisti di ICON potranno fornirti una consulenza personalizzata per aiutarti a prendere la decisione migliore in base alle tue esigenze e obiettivi professionali.

Quanto devo fatturare per aprire la Partita IVA?

Non esiste un importo fisso per determinare se aprire una Partita IVA. È importante considerare i costi associati all’apertura e alla gestione, tenendo conto della tua attività e delle tue previsioni finanziarie.

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